Passeggiare per Roma significa lasciarsi sorprendere ad ogni angolo, e uno degli elementi più affascinanti del paesaggio urbano sono senza dubbio le sue fontane.
Con oltre 1.500 fontane sparse per la città, Roma vanta il primato mondiale per numero di fontane, dai celebri capolavori del barocco romano fino ai più semplici nasoni che dissetano i passanti.
Ma quali sono le fontane più belle di Roma? E soprattutto, vale davvero la pena inserirle in un itinerario cittadino?
Le 7 fontane imperdibili di Roma
Nel cuore di Roma si trovano alcune delle fontane più celebri del mondo, capolavori architettonici e artistici che raccontano la storia della città attraverso la pietra e l’acqua.
In questo paragrafo ti accompagniamo in un ideale percorso tra le sette fontane più iconiche, da includere in ogni visita che si rispetti.
La Fontana di Trevi, simbolo del barocco romano, è senza dubbio la più famosa. Realizzata nel XVIII secolo, attira ogni giorno migliaia di visitatori che si fermano ad ammirare la sua scenografia teatrale e a lanciare una moneta, secondo la tradizione, per assicurarsi il ritorno a Roma.
La Fontana dei Quattro Fiumi, in Piazza Navona, è un altro straordinario esempio di maestria barocca, progettata da Gian Lorenzo Bernini. Rappresenta i principali fiumi dei quattro continenti allora conosciuti: il Nilo, il Danubio, il Gange e il Rio della Plata. Con la sua obelisco centrale e le figure dinamiche dei fiumi, è un vero trionfo del movimento e della teatralità.
Anche la Fontana del Tritone, in Piazza Barberini, firmata sempre da Bernini, merita una sosta. Raffigura il dio marino nell’atto di soffiare in una conchiglia, dando l’impressione che l’acqua nasca proprio da quel gesto divino.
Alla base di Piazza di Spagna si trova la Fontana della Barcaccia, scolpita da Pietro Bernini. La sua forma a barca semi-affondata richiama una leggenda legata a una piena del Tevere, che avrebbe trasportato una barca proprio fino a quel punto.
Raggiungendo il Gianicolo, si scopre la Fontana dell’Acqua Paola, nota come Fontanone. Dalla sua posizione panoramica domina la città, offrendo una vista mozzafiato e un esempio perfetto di architettura monumentale in marmo.
Due fontane più raccolte, ma non meno affascinanti, chiudono l’itinerario: la Fontana delle Tartarughe, un capolavoro rinascimentale nel rione Sant’Angelo, e le Quattro Fontane, collocate agli angoli di un incrocio trafficato, che raccontano con eleganza la Roma del tardo Cinquecento.
Tutte queste fontane si trovano nel centro storico o nelle immediate vicinanze.
È quindi possibile organizzare un itinerario a piedi partendo da Piazza di Spagna, passando per Piazza Barberini, Piazza Navona, fino al Gianicolo. Un percorso che unisce arte, storia e scorci unici. Roma, con la sua ricchezza di storia e monumenti si presta a molteplici itinerari a piedi.
La Dolce Vita romana
Le fontane nascoste e meno conosciute
Oltre ai capolavori iconici che attirano ogni giorno migliaia di turisti, Roma custodisce una rete affascinante di fontane meno note, sparse tra vicoli, piazze secondarie e quartieri meno centrali.
Queste fontane raccontano storie più intime, spesso legate al tessuto popolare della città, e proprio per questo meritano di essere scoperte.
Una tra le più particolari è la Fontana delle Rane, nel cuore del quartiere Coppedè, un angolo surreale di Roma dove architettura e fantasia si mescolano. La fontana si trova al centro di Piazza Mincio ed è composta da un gruppo di rane che saltano tra giochi d’acqua su una struttura a più livelli. Si narra che i Beatles vi si siano fatti il bagno dopo un concerto.
Un’altra perla semi-sconosciuta è la Fontana del Mascherone, situata in via Giulia. Incastonata in un muro, presenta un volto grottesco dal quale sgorga l’acqua: un tempo vi scorreva vino durante particolari celebrazioni.
Vale la pena citare anche la Fontana di piazza Santa Maria in Trastevere, una delle più antiche di Roma. Spesso ignorata dai turisti più frettolosi, si trova in una delle piazze più suggestive della città e mantiene un fascino unico, soprattutto nelle ore serali.
Infine, nei pressi del rione Monti, si nasconde la Fontana dei Catecumeni, con i suoi giochi di luci e ombre che regalano un’atmosfera intima. Proprio queste fontane minori, lontane dalle folle, ti permettono di scoprire una Roma autentica, fatta di dettagli e storie locali.
Le fontanelle e i "nasoni" di Roma
Tra le presenze più caratteristiche del paesaggio urbano romano ci sono i “nasoni”, le fontanelle pubbliche dalla tipica bocchetta ricurva. Se ne contano circa 2.500 solo nella capitale, e rappresentano un simbolo cittadino.
I nasoni non sono semplici arredi urbani: offrono un servizio essenziale a cittadini e turisti, specialmente nei mesi estivi. La loro acqua, fresca e controllata, è potabile. Basta chiudere con il dito il foro inferiore per far uscire un piccolo getto dalla parte superiore.
Queste fontanelle furono introdotte alla fine dell’Ottocento e da allora fanno parte del tessuto urbano. Alcune sono decorate, come quelle in Trastevere o vicino al Colosseo.
In un’epoca di sostenibilità, i nasoni riducono il consumo di plastica e promuovono l’acqua a km zero. Non esiste una vera passeggiata romana senza una sosta a un nasone!
Curiosità sulle fontane più belle di Roma
Oltre alla loro bellezza e al valore artistico, le fontane di Roma sono anche protagoniste di tante storie, leggende e tradizioni che rendono ogni visita ancora più affascinante.
Forse la più celebre è quella legata alla Fontana di Trevi: lanciare una monetina voltando le spalle e facendola cadere con la mano destra sopra la spalla sinistra garantirebbe, secondo la leggenda, il ritorno a Roma. Ogni giorno, nella fontana vengono raccolti circa 3.000 euro in monete, che vengono devoluti a scopi benefici.
Un’altra curiosità riguarda la Fontana delle Tartarughe: si racconta che fu costruita in una sola notte per volontà di un nobile, desideroso di stupire il futuro suocero e convincerlo a concedergli la mano della figlia. In effetti, il risultato è talmente raffinato che sembra davvero il frutto di un colpo di genio.
E che dire del Fontanone del Gianicolo? Sebbene in apparenza possa sembrare solo un elegante sfondo per fotografie panoramiche, nasconde in realtà un sistema idraulico imponente, realizzato per convogliare le acque dell’acquedotto Traiano-Paolo fino a Trastevere.
Poi ci sono le Quattro Fontane, spesso ignorate dai più, che si trovano su un incrocio molto trafficato. Eppure, ciascuna rappresenta un’allegoria diversa, l Tevere, l’Arno, la dea Diana e la dea Giunone, rendendo questo crocevia un vero gioiello iconografico.
Infine, pochi sanno che alcune fontane di Roma, come quella del Mascherone in via Giulia, hanno in passato versato vino durante occasioni speciali, come feste popolari o celebrazioni papali. Un’usanza oggi in disuso, ma che testimonia quanto le fontane non siano mai state solo ornamenti: sono parte viva della città, dei suoi riti e della sua identità.